Sessione 5
Gli eroi attraversano il portale, ritrovandosi nei sotterranei della marca Barbatua, dove risiede un corpo militare segreto: "i cacciatori di CHA".
Il capo dei cacciatori riferisce a Goffredo che il padre è sparito insieme allo Sheriffo. Ergo è giunta l'ora che il legittimo erede prenda le redini della situazione.
Goffredo, accetta carica, ed ordina di liberare sua madre dalle prigioni. Inoltre fa riunire tutti i personaggi più illustri nella sala riunioni del castello.
I pg conoscono così Lady Macbeth, madre di Goffredo. Ella è stata imprigionata nelle carceri dopo aver accusato il marito Goffredo di essere un impostore, ed aver tentato di ucciderlo nel sonno.
La donna è palesemente traumatizzata, e durante la riunione scandisce timidamente parole di odio nei confronti del marito, fuggito dalla città. Durante l'incontro al castello viene comunicato da uno scout, che un esercito di aberrazioni, guidato da Irina, sta marciando contro la marca.
Inizia subito la pianificazione per la difesa, ma il tempo è poco, come gli uomini e le risorse a disposizione.
Erech, decide di abbandonare la riunione, per esaminare il laboratorio del defunto Moino, studioso accanito dell'Arcanite, per reperire qualche utile informazione.
Così si fa scortare dalle due guardie carceriere di lady Macbeth ed esce dalla sala. Quando i due uomini escono dalla sala la donna tira un sospiro di sollievo e inizia a partecipare più attivamente alla riunione.
Erech arriva al laboratorio di Moino, lo trova a soqquadro, come se fosse stato sacheggiato. Le due guardie di scorta si scoprono essere corrotte e provano ad attaccare l'eroe, che riesce a fuggire e tornare al castello.
Erech riferisce tutto alla sala riunioni e Lady Macbeth spiega che i duei soldati non erano solo i suoi carcerieri, ma anche i suoi torturatori. Persone fedeli al marito capaci di commettere atrocità.
Gli eroi organizzano una strategia con il generale: Viene deciso che l'esercito fronteggerà in campo aperto il nemico, mentre loro con pochi uomini difenderanno le strade.
Irina giunge presto alle porte della marca, con la sua foresta semovente ed un enorme esercito di creature. Una tempesta incombe, ed inizia una fitta pioggia che rende inefficace qualsiasi attacco con armi incendiarie.
La battaglia è una strage. Gli uomini della marca stanno per essere sbaragliati, ma dalle retrovie intervengono i Bulliwag guidati da uno Slaad Grigio. Quest'ultimo porta con se un bastone, a cui è attaccato il cadavere di Torre.
Irina affronta lo Slaad, mentre gli Eroi si ritirano dietro le mura del castello.
Entrando vedono la morte di Goffredo. Ferito a morte, il condottiero fa cadere il suo elmo, rivelando di essere sempre stato una donna.
Irina indebolita dallo scontro con lo Slaad si trasforma nel corvo mutante, (lo stesso che ha attaccato la locanda qualche sessione prima), e porta la figlia di Ronan (la ragazzina con i capelli bianchi) oltre le mura.
Gli eroi, insieme a Roht e il capo dei cacciatori affrontano la ragazzina, ma questa è troppo potente. Dalla gemma viola nel petto della bestia corvo parte un bagliore che acceca tutti.
Tutti, tranne Ronan, alla quale appare Irina. Un'Irina pura, candida, non corrotta dall'arcanite che chiede all'eroe di unirsi a lei. Ronan, trasformato in iena e pieno di rabbia, tira un artigliata alla donna, uccidendola. La bestia Corvo muore e la ragazzina dai capelli bianchi inizia a piangere e a cambiare forma. Assume un aspetto demoniaco e inizia a caricarsi di energia.
Roht, il capo dei cacciatori , Lady Macbeth e Suor d'Aliso copriranno la fuga agli eroi e permetterando loro di evacuare la città con i civili.
Il capo dei cacciatori affida la sua spilla di comando a Ragador, prima di farlo scortare da due suoi uomini ai carri per la fuga.
Tutti coloro che sono rimasti a fronteggiare la ragazzina sono morti e trasformati in pietra.
Ragador, da lontano, vede la città in fiamme e invasa da mostruosità varie...Un profondo sentimento di rabbia gli pervade il cuore, così prende la sua chitarra e recita "EXTERMINATUS".
La spilla di comando si illumina ed un enorme fascio luminoso colpisce la città. Subito dopo l'impatto si libera un acuto urlo femminile: "MAMMA!!!!"
Un'enorme onda d'urto fa ribaltare tutta la carovana dei civili e gli eroi perdono conoscenza.



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